Ancora poco chiara la pratica comune di questo favoloso sistema che parla degli Orixas, e continua a farli parlare...
E' il metodo di divinazione più famoso dell'Africa e di parte del Brasile; il più gettonato ma allo stesso tempo quello con meno chiarimenti e praticità data l'appartenenza ai culti del Candomblè e svariati affini.
Il gioco dei buzios, a detta dei pai de santo, non è divinazione di per sè, ma è risoluzione e comunione con gli Orixas.
Questo restringe e fortifica il sistema, delineandolo e consacrandolo alla pratica comune giornaliera appartenente alle pratiche religiose di matrice africana.
Cercando di capire come funzionasse, un pò di delusione iniziale c'è stata; un pò come farsi la cresima nei termini cristiani-ti consacri e confermi la discesa dello spirito santo per mezzo della tua fede in questa religione-una sorta di certificato d'appartenenza, che alle volte per curiosità ti porta a conoscere e a iniziare un lungo cammino verso nuovi punti di vista.
Il cultò del Candomblè è quello che offre una maggiore spiegazione riguardo questa pratica.
Padrone e portavoce celeste di questo articolato sistema è il Babalao', ma solo in quel dell'Africa, poichè in brasile sono i pai e le mae do santos a farlo da padrona.
Il Gioco viene effettuato per mezzo di sedici buzios o "cauri", che anticamente costituivano la forma di pagamento.
Contrariamente a quanto si crede o si voglia far credere, i buzios per la divinazione sono, sul dorso, strofinati con una pietra e poi definiti con un coltello, per far sì che si crei la "bocca aperta", cioè quella che parlerà; il lato che presenta la semichiusura, quindi l'opposta parte, risulta essere " la bocca chiusa".
Si prendono in considerazione soltanto i buzios che hanno la bocca aperta.
Dal lancio si possono apprendere 16 combinazionni, dette " Odu", ossia il cammino da seguire. Ad ogni "Odu" corrisponde una storia, chiamata nell'antica lingua yoruba "Itan", che permette la comprensione e la prescrizione esatta dell'Ebo, ossia cura.
Ogni giocata non potrà mai terminare senza la prescrizione di un Ebo.
Per questo motivo, il gioco dei buzios, è molto relegato al culto e alla comune pratica.
I buzios vengono gettati, a seconda della zona geografica, su una stuoia bianca delineata da rosari o "guias"(Brasile), oppure su di una tavola circolare sempre delineata da solo guias, per quanto riguarda l'Africa.
Le guias sono le collane rituali appartenenti ai vari Orixas (divinità) e sono sempre presenti sia sulla stuoia o sul vassoio quelle di "Exu","Shango" e "Oxùm"; divinità con stretta relazione al gioco.
Comunemente detto anche "Tavola di Ifà", rifacendosi all'Ifà divinità segreta e puramente spirituale, alle volte sincretizzata con San Francesco d'Assisi, ma contrariamente all'interpretazione più ascetica e riservata, per pochi eletti, che vuole questo grande Mistero " veicolo", puramente assimilabilè con lo spirito santo e l'iconografia della colomba; ma quì c'è un lungo dibattito.
S'interpella la tavola per qualsiasi questione, ma le questioni apparteneti al popolo "caldo" non sempre, o meglio, non comunemente appartengono alla nostra ragione.
Quando vengono lanciati i buzios, tra le divinità, per metafora, c'è guerra!
La fine della giocata lascia nel consultante non solo la prova di quanto è potente il destino, ma di quanto il destino stesso ti offra l'opportunità di cambiamento o espiazione (ebo).
L'Ebo è l'offerta rituale da fare alla divinità che ha risposto al lancio; a seconda delle preferenze e del problema da risolvere.
Esiste un sistema abbreviato, semplice, efficace?
Quattro buzios in sostituzione all'Obis, semi di una pianta.
Alafià (4 conchiglie aperte): risposta positiva.
Etawa (3 conchiglie aperte): errore o distrazione. Effettuare un nuovo lancio per chiarire l'aspetto.
Ejala Ketu (2 conchiglie aperte): è la migliore risposta possibile; vittoria.
Okanra(1 sola conchiglia aperta): risposta negativa; mette in guardi il consultante da pericoli di malocchio.
Oyaku(4 conchiglie chiuse): è la peggiore delle risposte; occorre accendere all'istante una candela e bagnare i buzios con acqua.
Riconducendoci al culto del Candomblè, che ci offre più di quanto sia possibile,le divinità rispondono in questa successione:
1 conchiglia aperta: risponde Exù.
2 conchiglie aperte: risponde Oxalufà, Ibejis, Obà, Logun edè.
3 conchiglie aperte:risponde Oxum, yemanja, Xangò.
4 conchiglie aperte: risponde Oxossi, Iansà, Egum, Yemanja.
5 conchiglie aperte: risponde Oxum, yemanja, Ogum, Omolu.
6 conchiglie aperte: risponde Xangò, Exù, Euà.
7 conchiglie aperte: risponde Ogum, Oxaguià.
8 conchiglie aperte: risponde Exù, Oxossi, Obaluaiè, Ogum, Oxaguià
9 conchiglie aperte: risponde Yemanja, Iansà, Xangò Aganju, Obaluaiè.
10 conchiglie aperte: risponde Oxalufà, Yemanja, Xangò Agodò.
11 conchiglie aperte: riaponde Exù, Iansà.
12 conchiglie aperte: risponde Xangò, Yemanja.
13 conchiglie aperte: risponde Nanà, Oxumarè, Ossaim, Ibeji.
14 conchiglie aperte: risponde Exù, Ogun, Iansà.
15 conchiglie aperte: rendere omaggio agli Egum (spirito dei morti)
16 conchiglie aperte: chiudere il gioco.
Ad ogni risposta il pae deve destreggiarsi con gli Itan (storie), da cui trarrà le dovute conclusioni ed Ebò al fine di riportare equilibrio al consultante.
Per chi ne sapesse in più, prendesse l'esempio dei buzios: PARLI!
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Per un maggior chiarimento inerente al Gioco, ho trovato splendido il testo di Barba Bruno e , per chi riesce nella traduzione in portoghese, l'imperdibile " Caminho de Odu", scritto dall'ultimo Babalaò del brasile: Agenor Miranda Rocha.