Definirei questo romanzo come lo definì Felice Piemontese: “giallo-psicologico”. La struttura del romanzo è un vero e proprio giallo, coinvolge il lettore e lo cattura, lo intrappola con cambiamenti di scena improvvisi che lo lasciano stupito. Tuttavia non è la sparizione dei tre personaggi principali il tema centrale del racconto, piuttosto la complessità e la vivacità della loro mente, della loro personalità. Cosa possono avere in comune un professore tormentato dalla sua cultura, una casalinga tormentata dalla sua ordinarietà e una vecchia senza identità? Semplicemente il fatto di essere persone comuni, ordinarie, persone vicine al nostro mondo. La trama potrebbe essere semplicisticamente riassunta in una semplice frase: tutti e tre, un giorno qualunque, spariscono dalle loro case per poi farvi ritorno dopo mille peripezie. Ma il cammino che compiono per tornare alla vita di tutti i giorni è un lungo e faticoso cammino psicologico, intriso di ricordi, intrecci amorosi e ferite da rimarginare. Qualcuno a casa non farà più ritorno, qualcuno sarà cambiato, qualcuno scoprirà di non essere solo al mondo. A tratti forte, crudo, come la realtà che emerge nella narrazione di questa autrice.
Consiglio vivamente “Qualcuno distratto”, lo consiglio a tutti: a quelli che cercano un libro che sappia intrigarli, a quelli che amano la qualità, a quelli che amano scoprire quanto mondo c’è dietro ogni persona o, più semplicemente a quelli che non sanno rinunciare al piacere di leggere un buon libro, avvincente ed intrigante come pochi ce ne sono, ormai, in circolazione.
Per chi è interessato Claudia Iandolo - Qualcuno distratto. Edizioni Palomar.