Per la serie "era destino", quest'estate la mia ex-ragazza, dopo avermi sentito parlare di magia, spiritualità ed altro, mi ha prestato questo interessante libro: in esso vi è una specie di storia autobiografica di Alejandro Jodorowosky, immigrato ebreo-ucraino trasferitosi con i genitori in Cile da piccolo e poi fuggito a Parigi nel 1953 dove fondò un suo movimento teatrale chiamato "panico".
La parte interessante del libro sono i suoi ricordi di alcuni piccoli esercizi o poteri che molti di noi hanno o praticano come le prime volte nelle quali praticò il viaggio astrale, testimonianze di santoni e sciamani cileni visti all'opera mentre curavano persone di tutte le età e status sociali, il rapporto particolare incentrato con i Tarocchi Marsigliesi, con il teatro come fattore non solo catartico ma curativo.
Ed è qui che spunta l'idea della psicomagia, arte che aiuterebbe a risolvere i problemi di tutti i giorni tramite una lettura dei tarocchi per comprendere le origini del problema, lo studio del proprio albero genealogico e un rituale tutto speciale da seguire per poter finalmente liberarsi dall'odioso problema.
Il libro è edito dalle Edizioni Feltrinelli, costa tipo 9 euro e premetto che all'inizio non è proprio di facile lettura ma chi avrà pazienza non solo si emozionerà di fronte ai racconti delle vicessitudini del piccolo Jodorowosky ma resterà anche affascinato dalla branca della psicomagia e dello psicosciamanesimo.
Consiglio per chi si vuole addentrare di più nei meandri di questo mondo anche "Cabaret Mistico", "Psicomagia", e per chi vuole invece conoscere le storie romanzate dei suoi parenti consiglio fortemente "Quando Teresa si arrabbiò con Dio".
Di sicuro una lettura diversa e stimolante per chi se ne vuole lasciar affascinare!